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Immagine del redattorealessandro conti

Sinodo e nuvole 0.2 Dialoghi


Eccoci con il secondo articolo della nuova rubrica “Sinodo e nuvole”… Questa volta si prende spunto da un dialogo, lungo e molto sincero, avuto in questi giorni con un amico [non dirò mai se la persona con la quale parlo sia un laico, un religioso o un sacerdote].

Da questo confronto esco con due questioni che vi propongo:


“I sacerdoti devono capire che, negli ultimi 50 anni, l’immaginario intorno alla loro figura è cambiato quasi quanto la narrazione di cui erano attori, almeno, coprotagonisti. Oggi c’è bisogno di uscire da quella comfort zone che li ha cullati in tutti questi anni anche se, a dirla tutta, non è facile.”


Sicuramente dobbiamo fare i conti con questa realtà. Abbiamo sacerdoti fermi ad un mondo che li vedeva assoluti protagonisti della vita che si snodava intorno al campanile, anche quando questa non era direttamente collegata alle questioni legate alla fede. Al parroco ci si riferiva per le piccole pratiche quotidiane, per le liti di vicinato, per un consiglio o un aiuto. Era la parola buona per i momenti tristi e l’orecchio sempre pronto ad ascoltarti. Anche a livello politico era un punto di riferimento sia per gli amministratori.


Negli ultimi anni questo immaginario si è, piano piano, sgonfiato a causa di moltissimi fattori che, qui, non ho tempo di analizzare. L’unica cosa da sottolineare è che, questo tsunami, ha prodotto un sacco di frustrazione nei sacerdoti che corrono, a gambe levate, verso la depressione, il burn out e l’apatia pastorale (in fondo all’articolo trovi diversi link utili [1,2])


“Quello che ci viene chiesto è giusto… ma io mi chiedo: creare, in ogni parrocchia, un consiglio pastorale che funzioni è realmente possibile?… hai mai provato a mettere a tema qualche domanda presente nel vademecum del Sinodo nelle parrocchie? Posso solo dirti che, uno dei temi più dibattuti nei consigli pastorali, è la data della processione e dei sacramenti… si prova, a volte, ad alzare il tiro ma ti guardano storto”.


Qui si tocca un tema molto complesso che riguarda la formazione dei laici alla vita pastorale e che, in parte, si ricollega al punto primo. Fintanto che il parroco è stato, volente o nolente, il centro della vita pastorale della parrocchia il laico si è ritagliato la parte della “comparsa”. Vero è che siamo tutti, o quasi, a conoscenza del ruolo che il Concilio dà ai laici, come sappiamo, perfettamente, di come, lo stesso Concilio, non sia ancora stato pienamente recepito. Ma oggi, quando parliamo di formazione e di corresponsabilità, cosa intendiamo precisamente? Intendiamo aprire “solo” corsi per operatori pastorali? Vogliamo che il laico si prenda cura della parrocchia? In che modo? Quali spazi può avere?


Una delle cose di cui siamo capaci, come Chiesa, è quello di accademizzare un po’ tutto…. c’è un problema? corso di formazione con attestato finale! Come se, l’attestazione, fosse un modo per accertare la capacità pastorale di una persona. A mio avviso manca la terra di coltura dove possano crescere vocazioni all’impegno pastorale e dove, queste, possano crescere nella formazione. Mi pongo questa domanda: può esistere una formazione senza una comunità capace di farle crescere?


Il discorso sulla formazione comunque è molto complesso e non riguarda solo la sfera ecclesiale… dovremmo prima trovare una grammatica comune per parlarne ma, nel caso dei social, è molto difficile. Quindi attendo stimoli per un confronto franco e sincero sulla base del “si può” non del “vorrei”.


Il dialogo con l’amico terminava con un “e poi?”… ecco serenamente lo dico anch’io: una volta che abbiamo analizzato i problemi, capito dove sono le ferite da curare, una volta che ci siamo anche picchiati perché abbiamo idee differenti cosa succede? Purtroppo, come comunità ecclesiale, pecchiamo di progettazione a lungo termine e rimaniamo fermi a ragionare sui nostri problemi incapaci di far leva su quelli per spiccare il volo.


Il cammino sinodale può aiutarci a comprendere meglio queste problematiche se, sul serio, ci lasciamo interrogare insieme lasciando le nostre confort zone alla ricerca di quelle sfide che ci fanno crescere come comunità di credenti.




Link al blog: https://diognetoblog.wordpress.com/2021/10/25/%ef%bf%bcsinodo-e-nuvole-0-2/

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