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L'esperienza pastorale di un sacerdote con i cristiani omosessuali lgbtq+.


Si pubblica la riflessione di un sacerdote partecipante all'incontro di ascolto sinodale dei cristiani omosessuali lgbtq+ del 25 gennaio 2022 e pervenuta tramite il Modulo Google.


Ringrazio per l'invio di questa testimonianza.


"Il ministero della penitenza mi ha messo in contatto con persone omosessuali sposate.


Mi sembra che ciò sia possibile e per la sollecitazione sociale e poi pure perché si pensa che il matrimonio con una donna risolva la faccenda... ed invece viene fuori tardi, magari con dei figli piccoli ed una giovane sposa che non la vuole più nessuno... e si va per il resto della propria esistenza con un compagno.


Ci sarebbe altro da aggiungere: non vi rendete conto che persone che si sentono ai margini della chiesa, non per scelta loro, fanno di tutto per farsi sentire; mentre ci sono altre (la maggioranza) che stanno bene come sono, senza prendersi alcuna responsabilità... come pure la sacramentalizzazione secondo le fasce d'età, senza il coinvolgimento concreto e formativo dei genitori è tempo perso.


Vorrei aggiungere che in questo movimento ho la funzione di Operatore Pastorale.

Mi sono trovato in questa situazione perché sono stato colpito dal racconto dei vissuti di queste persone e delle loro lacrime frutto di tanta sofferenza; in un confessionale era per loro un gesto liberatorio.

Così ho cercato di coinvolgere la diocesi, appartengo ad un Istituto missionario, ma non ho avuto risposta positiva dal vescovo.


Così cerco di seguire queste persone con l'appoggio dei miei superiori che considerano questa una presenza in una periferia esistenziale della nostra chiesa e della società stessa.


Infine, vorrei aggiungere questo dato positivo presente nel movimento la necessità della FORMAZIONE sia per noi Operatori pastorali, sia per i genitori che i giovani.


Tutti noi abbiamo dei ritiri durante l'anno, ma soprattutto la preghiera quotidiana di Lodi e Compieta iniziata il 10 marzo del 2020!!!! Una iniziativa che continua ancora quotidianamente.

Essendo ai margini della chiesa, ma non sentendosi esclusi, hanno esigenza di spiritualità e di preghiera. Come prete mi sento di camminare CON loro e non per loro".


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1 comentário


miriamalessio63
miriamalessio63
21 de abr. de 2022

Non posso fare altro che condividere il tuo pensiero e sostenerlo 🙏🏼 Sicuramente ringrazio Dio per il tuo “operare”. Qualora ritenessi che oltre alle preghiere io possa qualcosa di più e di altro, conta pure su di me.

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