Si pubblica la riflessione di un partecipante all'incontro di ascolto sinodale dei cristiani omosessuali lgbtq+ del 25 gennaio 2022 e pervenuta tramite il Modulo Google.
Ringrazio per l'invio di questa testimonianza.
"Desidererei trovare nella sinodalità la sintesi superiore che non escluda nessuna delle mie parti ma le contenga tutte: il mio essere cristiano come discepolo moderno di Cristo ma anche il mio essere uomo corporeo e per questo sessuale e se di omosessualità si tratta poterla esprimere.
Dover rinunciare a un pezzo di me per salvare l'altro è una perdita di una parte di me pur creata da Dio e un male alla crescita di tante persone.
Spero che la riflessione sinodale possa portare i teologi a darci quella sintesi superiore che non escluda ma contenga ed escluda il corpo e la sua sessualità in una visione completa della persona come creatura di Dio.
Il corpo e la sessualità, al di la della provreazione, è un mezzo di comunicazione e contatto con l'altro in un contesto ludico (e per questo comunicativo ed essenziale all'esplorazione dell'alterità) che non può essere nascosto o annientato ma deve essere considerato in qualsiasi essere umano se no si toglie l'essenza stessa dell'essere vitale, dell'eros che insieme a psiche fa vivere... Ma solo psiche conduce alla depressione e solo eros alla follia... Ma serve ina sintesi e spero la si trovi per evitare tanta sofferenza in tante persone, sofferenza che il Signore non credo approverebbe".
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